I NOVE PALAZZI

Nove sono i palazzi della nostra vita e li abitiamo, qualcuno di più qualcuno di meno, qualcuno con dolore e conflitto, altri con estrema soddisfazione. Ma tutti, sono quello che siamo fino alla saggezza, quella sovranità della propria vita che solo la consapevolezza dà.
La tradizione taoista chiama i nove Palazzi, nove argomenti che possono più o meno interessarci, ma che comunque ci riguardano da vicino. Salute, ricchezza, generosità, relazioni con gli altri, creatività, viaggi, vocazione, conoscenza (casa), saggezza. nove, come i punti dei canali energetici del Cuore, l’Imperatore e del suo Ministro, il Pericardio. Possono essere suscettibili di molte interpretazioni, a me piace vederli in due modi. Quello del tema che è più o meno importante nella nostra vita e che abbiamo vissuto in modo più o meno conflittuale e quello del percorso verso una consapevolezza che è saggezza, perchè è conoscenza profonda, un capire le cose in modo interiore che ci fa essere padroni della nostra vita.
Non lo siamo mai, crediamo di esserlo, ma anche le più piccole decisioni che prendiamo sono sempre influenzate dal ruolo che viviamo in quel momento, sociale, familiare. Sono influenzate dalla cultura che ci portiamo addosso come un abito mentale e dalle nostre credenze. Da quello che pensiamo che il mondo, in senso lato, si aspetta da noi.
Essere sovrani della propria vita vuol dire scegliere e decidere ciò che è meglio per me indipendentemente da tutto e tutti.
La Salute è il primo palazzo e può anche non riguardarci, possiamo non aver mai avuto problemi di salute o contrariamente averne vissuti. Possiamo essere dei terapisti e quindi avere comunque a che fare con la salute. La Ricchezza è intesa come abbondanza, nel senso che io posso sentirmi soddisfatto di quello che ho, quindi non è in un’accezione esclusivamente materiale. E se sono soddisfatto con quello che ho lo condivido con altri e qui arriva la Generosità. Non si scrive per se stessi, nè si dipinge per questo, ci vuole un pubblico. Lo si fa per il pubblico. Ed è così che entrano in gioco le relazioni con gli altri, il nostro andare nel mondo per conoscere anche attraverso le altre persone e anche qui potremmo avere un’esperienza di tipo conflittuale o soddisfacente.
Anche la creatività è intesa in senso lato, si può creare anche un figlio. Si può essere più o meno creativi e la creatività può avere una parte importante nella nostra vita oppure no. E quindi anche il viaggio, ovvero l’andare verso l’ignoto, l’investigare, il ricercare, l’allontanarci da ciò che è noto per scoprire noi stessi e il mondo.
La vocazione è già un punto di arrivo e non è necessariamente unica. Possiamo sentire che siamo ciò che abbiamo voluto essere, perchè lo abbiamo desiderato fin dalla nostra infanzia, oppure possiamo sentire di poter essere molte cose e quindi cambiare. La nostra vocazione non è solo abilità, siamo noi stessi. E quindi la conoscenza, ovvero casa nostra, perchè come ben dice Giulia Boschi “la conoscenza muta l’oggetto conosciuto”. Noi conosciamo qualcosa e lo cambiamo perchè il conoscere implica l’elaborare e quindi è comunque un processo soggettivo, dove mettiamo anche parte di noi stessi. La nostra casa, ovvero quando arriviamo a sapere chi siamo davvero (sia esso un chi vogliamo essere o no).
Infine la saggezza, cioè quel livello di conoscenza interiore e profondo che è la consapevolezza. Questa ci rende davvero sovrani, perchè quando siamo consapevoli di noi e del mondo, possiamo far ritorno al nostro essere originario, a ciò che eravamo. Scoprire le sottili connessioni tra noi e tra noi e il mondo. E diventare pura risonanza.