COME UN AIRONE IN VOLO : il Polmone

La ricerca sulla parte spirituale dei canali energetici che disegnano il nostro corpo, è al suo inizio in Italia ma è molto stimolante. Franco Bottalo sta seguendo le lezioni del monaco taoista Jeffery Yuan e spesso le ripropone nei suoi libri, ma al momento ci sono solo note sparse sull’argomento.

Questa mia, è una semplice riflessione che non vuole certo essere esaustiva, ma che vuole fornire un semplice spunto, a me e a tutti gli appassionati, per proseguire nel percorso di approfondimento e studio dei canali e del loro significato spirituale. La dedico ai miei compagni di viaggio, di quello splendido viaggio che è lo Shiatsu, ma anche a chi vorrebbe semplicemente provare un trattamento per capire dove le proprie potenzialità possono portarlo. E dove, più in generale, le potenzialità umane potrebbero portare l’Universo intero. Mi scuso con questi ultimi per i possibili termini tecnici, assicurando che nel contesto si rendono necessari.

E scelgo l’immagine che Bottalo ha pensato per il Polmone: un airone. Perchè così è quest’organo, fragile forse, ma anche capace di volare.

Fei è il “coperchio” dell’uomo, uno zang molto interessante sotto molti punti di vista. A partire dal fatto che è un organo “curioso”, in quanto a differenza degli altri organi che tesaurizzano sostanze preziose, il Polmone si riempie e si svuota d’aria.

Il respiro è il cuore dello zang, ma anche del canale energetico nel quale risuona. E’ il nostro primo e ultimo atto in vita e di vita e non a caso i cicli circadiani (di massima energia di ogni canale) partono proprio dal polmone, anche altre “sequenze” lo fanno. Si parte dall’elemento Metallo. La meditazione si basa sul respiro, come il Tai Chi Chuan e molte altre pratiche fondano il proprio essere sul ritmo respiratorio. Il respiro è il ritmo stesso della vita e per questo è centrale in noi e nel nostro percorso. Il Polmone diffonde in due direzioni: in noi stessi diffonde l’aria e la luce che prendiamo all’esterno e verso il mondo dove noi diffondiamo ciò che siamo. Diffonde verso il basso ma anche in modo armonico, trasversalmente. Si pensi al monaco Muhen che curava con i “soffi”, si pensi all’ideogramma di Qi e alla presenza del vapore di riso inteso sempre come “soffi”. Si pensi al soffio che Dio emette sull’uomo per dargli vita, nella Bibbia. In molti testi sacri il soffio, o il respiro è centrale quando si parla di essere umano.

C’è un altra considerazione da fare, il colore secondo il Su Wen: è il bianco. Ma il bianco non è la somma di tutti i colori principali? Questo aiuta a riflettere sulla centralità del Polmone e delle sue funzioni per l’Uomo. In molti testi viene ripetuto il concetto dell’inizio e della fine, del ritmo della Vita.

E con il suo Fu, l’Intestino crasso, il collegamento sta proprio nella funzione di eliminazione, di ciò che non serve, come gli agenti patogeni. Ciò che non serve a vivere.

Il soffio è Qi e il Qi è Vita. Il nostro diffondere nel mondo è un passaggio etico del nostro essere, come il “curare con i soffi” di Muhen, o tale dovrebbe divenire. Il Polmone è il nostro relazionarci con il mondo e per noi shiatsuka non è un caso se il canale finisce nel dito pollice della mano, uno degli strumenti che usiamo di più nei nostri trattamenti. Al pari del canale dello stomaco indagato dal punto di vista spiriturale da Massimo Beggio (Maestro dei maestri di Shiatsu-Xin), anche qui il nostro relazionarci è inteso in totale gratuità, noi respiriamo e ridiamo al mondo qualcosa. Ci contraiamo e espandiamo per farne parte in modo totale. E diventare più che una semplice immagine riflessa del Macrocosmo. Nel respiro noi siamo il Macrocosmo. Quando premiamo, noi diffondiamo (mentre espiriamo) nel ricevente, energia, quella che abbiamo preso al di fuori di noi. Come dice Rappeneker “Il Metallo garantisce il collegamento con il Ki universale”. Può sembrare strano che il microcosmo umano sia collegato con il macrocosmo, ma pensiamo solo alle variazioni di pressione atmosferica e a come agiscano sulla nostra pressione sanguigna. Idem accade con il Polmone, inteso come Metallo, Zang e canale: noi contraiamo per prendere aria dal macrocosmo e poi espandiamo nel momento della diffusione, quando cioè andiamo verso l’altro. E nell’espansione seguiamo esattamente il percorso degli Shen, così come suggerito dal So Wen, ma anche dal Tao di Lao Tze.

Per quanto riguarda il nostro rapportarci con l’esterno, l’elemento è centrale. Il metallo è una struttura, è concentrazione e compattezza, ovvero stabilità, ma è un conduttore. Ha dunque una funzione di collegamento appunto, attraverso la conducibilità. Il respiro poi è il ritmo elementare della vita, quello diaframmatico che viene trasmesso anche al battito cardiaco.

Il Po, cioè lo spirito o Shen del Polmone, è l’anima corporea, intesa come quelle abilità che abbiamo appreso, ma anche come la nostra memoria filogenetica, quella che nei neonati è ancora ben visibile dai riflessi condizionati (riflesso di Moro, rooting ecc) che sono appunto abilità della stessa specie umana. Non va visto in senso di memoria corporea materiale, ma come quella memoria del corpo che è consapevolezza. Quando camminiamo noi mettiamo in quei semplici gesti tutta la nostra consapevolezza, nel mantenere l’equilibrio, nel portare avanti prima una gamba e poi un’altra, nel farlo con il minor dispendio di energia e tenendo conto della struttura del nostro corpo. E il grande pianista non utilizza proprio la memoria del corpo per eseguire alla perfezione un pezzo?. Le mani seguono lo spartito, perchè hanno una loro memoria interna, come la dattilografa batte velocemente con dieci dita sulla tastiera e in poco tempo è in grado di scrivere una lettera.

Il Polmone è strettamente legato alla Milza per diverse ragioni. Per il livello energetico (Tae Yin), per la formazione del sangue, perchè insieme producono quello che poi passerà al Cuore per la trasformazione finale, per le emozioni perchè il rimuginare della Milza a lungo andare diventa Tristezza del Polmone e viceversa. Dal punto di vista degli elementi poi il Metallo (Polmone) è figlio della Terra (Milza). Ma c’è un altro punto di collegamento tra i due Zang ed è dato dai rispettivi canali, i cui punti servono all’altro.

Quasi tutti i punti del canale del P servono ad abbassare e diffondere, il 2 La porta delle Nuvole e il 3 Palazzo celeste richiamano con i loro nomi il concetto di Cielo (Yang). L’8 (un cun sopra la piega traversa) è un punto Shu antico (fiume)- metallo. P9 è punto Yuan terra, che tonifica il Qi di P e M e regola il bilancio dei liquidi, come fa anche M 3 (punto Yuan). Anche nel loro movimento, M verso l’alto e P verso il basso, i due si equilibrano, sono cioè complementari (come Yin e Yang). P 11 è un punto pozzo (usato per la perdita di coscienza).

Diamo un occhio adesso ad alcuni punti di Milza: 7 (6 cun sopra l’apice del malleolo interno) elimina la stasi di flegma che invade il Polmone. M 15 4 cun a lato dell’ombelico elimina l’Algor Vento dal Polmone. M20 nel secondo spazio intercostale (un cun sotto P1) raffredda e elimina il calor humidis dal Polomone.

Questo nostro contrarci verso noi stessi e poi espanderci verso il mondo segna il ritmo della Vita dove la consapevolezza reale non è data solo dalla nostra parte cosciente, ma anche dall’inconscio, andare in bici, camminare, fare una pressione. Non è consapevolezza volitiva, ma è quando arco, freccia, tiratore e bersaglio diventano una sola cosa. Solo allora noi non siamo più un semplice eco del macrocosmo, ma ne siamo parte integrante.

Trattare P, zang o canale, vuol dire non solo agire direttamente sull’organo, ma anche sul respiro. Può essere quindi utilizzato per “abbassare”, ma anche per rafforzare il rapporto del ricevente con il mondo esterno. Quindi in presenza di problematiche che riguardano anche le relazioni interpersonali. Per la tristezza e ancora per il respiro inteso invece come movimento diaframmatico (in associazione con i primi 6 punti di Ic). Per nutrire il Metallo, si possono utilizzare i Mu, in sequenza (trattando la Terra, ovvero Mu di Stomaco e Milza). E’ importante, perchè il Metallo sia in equilibrio, verificare lo stato della Terra che ne è madre ma anche quello dell’Acqua che ne è figlia. Anche calore presente in altri elementi può danneggiare il Metallo perchè se l’Acqua non è in armonia il Metallo viene prosciugato. Tutto quello che ruota intorno al Polmone va quindi verificato, prima di un intervento. Il canale va trattato per armonizzare il respiro, ovvero per abbassare e far circolare meglio, in modo da facilitare la diffusione.